Marilyn Geometrica: Icona in Bianco e Nero

Descrizione:

Quest’opera fa parte dei Digital Cosmati Cinematografici, una categoria di mosaici che si ispira al mondo del cinema. In questa rassegna non poteva mancare un’icona eterna, Marilyn Monroe, che si frantuma e si ricompone in un labirinto di bianco e nero. Quest’opera digitale, un omaggio all’eleganza senza tempo della diva, la cattura in cinque cerchi disposti secondo la logica del quincunx Cosmatesco. Al centro, la sua immagine più iconica, l’abito bianco indossato da Marilyn Monroe nel film “Quando la moglie è in vacanza”, diretto da Billy Wilder nel 1955, utilizzato in una delle scene più celebri del film, considerata iconica nella storia del cinema. Intorno, altri ritratti la svelano in diverse sfaccettature. L’esterno dei cerchi è un gioco geometrico, un intreccio di scacchiere, linee e simboli di carte da gioco, che aggiunge un pizzico di ironia e mistero.

Interno dei cerchi:

  • Cerchio centrale: Marilyn, fulcro dell’opera, irradia il suo fascino immortale.
  • Cerchi laterali: frammenti di Marilyn, catturati in momenti diversi, come fotogrammi di un film perduto.

Esterno dei cerchi:

  • Labirinto geometrico: un gioco di forme che sfida l’occhio e la mente.
  • Simboli nascosti: le carte da gioco, un indizio di un enigma irrisolto.

Elementi principali e colori:

  • Quincunx di Marilyn: cinque cerchi, cinque ritratti, un’icona che si moltiplica.
  • Bianco e nero: un contrasto che esalta la figura di Marilyn e la rende eterna.
  • Geometrie enigmatiche: un labirinto che nasconde e rivela.

Colorimetria:

  • Bianco: la luce che avvolge Marilyn.
  • Nero: l’ombra che la cela e la rivela.
  • Scala di grigi: le sfumature di un’icona.

Dimensioni, materiali e tecnica:

L’opera è stata creata digitalmente e fisicalizzata tramite stampa a getto d’inchiostro su tela pittorica di dimensioni 96×96 cm. Un’opera che reinterpreta l’icona di Marilyn Monroe attraverso una composizione geometrica in bianco e nero che richiama il motivo del quincunx, creando un dialogo tra l’arte classica e la cultura cinematografica

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